Un week-end on the road in Costiera Amalfitana

Se stai pensando di trascorrere un week-end on the road in Costiera Amalfitana, continua a leggere. In questo articolo troverai alcuni consigli di luoghi da non perdere per godere al massimo questi giorni in una delle mete più suggestive d’Italia.
La Costiera Amalfitana: un connubio di tradizioni e folklore
Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997, la Costiera Amalfitana è un tratto di costa della provincia di Salerno che prende il nome dalla città di Amalfi.
55 km di pura bellezza si estendono tra Vietri sul Mare e Positano, passando per Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Scala, Tramonti, Atrani, Amalfi, Conca dei Marini, Furore e Praiano. Qui non potrete far altro che osservare come l’unione tra la natura e l’uomo sia in grado di dar vita a un paesaggio memorabile.
Attraversando questo pezzo di costa, vi sentirete piccoli tra le braccia dei Monti Lattari su un lato e del golfo di Salerno dall’altro. Vi domanderete come sia possibile che in questa parte di mondo il mare sembri così blu e le case così perfettamente incastonate nei pendii. Sentirete quel brivido di eccitazione che solo un viaggio riesce a dare e quella sensazione di pace che solo la bellezza sa donare.
Con il suo paesaggio e i suoi 13 comuni pittoreschi, la Costiera Amalfitana vi stupirà per la varietà di tradizioni e prodotti tipici, per il suo folklore e la sua vivacità.

Ravello: la città che ispirò gli artisti
Adagiata su uno sperone roccioso e protesa sul golfo di Amalfi, Ravello ha ispirato numerosi artisti con la sua bellezza, la sua storia e la sua posizione favorevole sulla Costiera Amalfitana. Durante la vostra visita preparatevi a salire e scendere scalini di pietra, perdervi nei vicoli alberati e rimanere incantati dai colori vivaci delle ceramiche fatte a mano.
Ravello è famosa per le sue ville nobiliari, che godono di viste panoramiche mozzafiato. Da non perdere è Villa Rufolo, la cui grandiosità incantò Wagner, Boccaccio, Capote e Vidal. In particolare, furono proprio i suoi giardini, l’intreccio di stili architettonici diversi e il suo belvedere, a ispirare l’ambientazione del Parsifal di Wagner. La figura del musicista rimane oggi ancora viva nel Festival Internazionale di Musica che dona a Ravello il primato di città della musica nella Costiera Amalfitana.
Da non perdere sono anche il Duomo in Piazza Centrale, Villa Cimbrone con la sua “Terrazza dell’Infinito” (che, spoiler!, compare in alcune scene di Wonder Woman), l’Auditorium Oscar Niemeyer, dedicato alle manifestazioni di musica classica, e il Belvedere Principessa di Piemonte da cui sono visibili le città di Minori e Maiori e il borgo di Torello ai piedi di Ravello.
Ravello è la sosta perfetta per un pranzo immersi nella natura e nel silenzio, all’insegna del relax e della tradizione culinaria campana.

Amalfi: da repubblica marinara a cuore pulsante della Costiera
Scendendo dai pendii di Ravello e attraversando il piccolo borgo di pescatori di Atrani arrivate ad Amalfi, dove vi consiglio di soggiornare per l’intero week-end per raggiungere facilmente tutte le località circostanti.
Prima Repubblica Marinara italiana, Amalfi conserva in sé il fascino di una città che ha visto la sua ricchezza provenire dal mare e crescere grazie alle favorevoli condizioni climatiche.
Il Limone Costa d’Amalfi
Il famoso Limone Costa d’Amalfi (I.G.P.), conosciuto anche come Sfusato Amalfitano, cuore dell’economia della costiera, può crescere così rigoglioso solo grazie all’esposizione al sole e ai venti caldi del sud. Durante il vostro week-end in Costiera Amalfitana vi renderete conto di quanto questo prodotto sia importante nella zona. Rappresentato nelle ceramiche, servito in primi e secondi piatti, trasformato in limoncello…insomma, preparatevi a immergervi a 360 gradi nel profumo e nel colore di questo agrume!
Cosa vedere ad Amalfi
Per raggiungere il centro, è impossibile non fermarsi ad ammirare il lungomare ricco di bar e ristoranti, negozi di souvenir e piccoli spazi balneari. Dal Porto di Amalfi è possibile raggiungere in barca Capri, l’Isola dei Galli, Positano, Furore, Paestum, Sorrento, Napoli, Ischia, Ravello e Vietri sul Mare.

Addentrandosi nel centro storico si erge imponente il Duomo dedicato a Sant’Andrea, patrono della città. Costruito in stile arabo-siciliano, il Duomo è in realtà frutto dell’unione di diverse chiese che dona all’edificio attuale un’aria “bizzarra”, seppur esteticamente piacevole. Ai piedi della scalinata che conduce al Duomo potrete trovare negozi e locali dove gustare i deliziosi piatti tipici e respirare l’aria vivace del paese.
Altre tappe da considerare sono la Valle dei Mulini, il Museo della Carta, dove viene prodotta la famosa “Charta Bambagina” e la Fontana di Cap ‘e Ciuccio, che deve il proprio nome alla tradizione degli abbeveraggi degli asini.
“Benvenuti in Costiera Amalfitana, terra baciata dal sole, corteggiata dal mare e benedetta dal buon cibo.”
Positano: la perla glamour della Costiera Amalfitana
Dopo aver trascorso la notte ad Amalfi, é arrivato il momento di entrare in macchina e guidare fino a Positano, la perla glamour della Costiera. Visitata ogni anno da milioni di turisti, Positano dista a 35 minuti da Amalfi, in un tratto di strada a strapiombo sul mare percorribile sia in macchina che in motocicletta.
Tappa d’obbligo durante il vostro week-end on the road in Costiera Amalfitana, Positano viene riconosciuta internazionalmente per la sua bellezza e la sua vitalità, le spiagge bianche e il mare cristallino, per la sua vicinanza a Capri e ai tre isolotti “Li Galli” situati all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Giunti a destinazione, il modo migliore per visitare la città è lasciando l’auto in uno dei numerosi parcheggi collocati all’esterno del cuore cittadino. Solo così sarà possibile perdersi a piedi tra i vicoli incorniciati da Bouganville e piante di limoni, fare soste nei negozi locali per acquistare prodotti tipici o “alla moda positanese” e godere della vista meravigliosa da una delle numerose balconate.
Cosa fare a Positano: trekking
I più sportivi saranno felici di cimentarsi in lunghe passeggiate attraverso i pendii dei Monti Lattari, verso Montepertuso, un vero e proprio buco nella montagna che la leggenda vuole rappresenti l’impronta del dito della Vergine. Da qui potrete anche percorrere il sentiero fino all’Oasi del Vallone Porto. Altrimenti potrete scendere fino a Nocelle, una minuscola frazione pedonale dalla quale si gode di uno dei panorami più spettacolari della costiera. Da Nocelle parte il Sentiero degli Dei, un percorso tortuoso che collega Positano alla frazione di Agerola e che, come dice il nome stesso, è paradisiaco.
Cosa fare a Positano: spiagge
Per gli amanti del mare, da non perdere sono la Spiaggia Grande, la spiaggia di Marina Grande e quella di Fornillo, dove potreste incontrare celebrities, artisti e imprenditori che ogni anno fanno di Positano meta delle loro vacanze.
Cosa fare a Positano: arte e architettura
Gli appassionati di arte e architettura, invece, saranno felici di visitare la Chiesa di Santa Maria, Assunta e Santa Maria delle Grazie, le torri difensive di Sponda e del Trasito e il Museo Archeologico Romano, custode dei segreti del passato della città.
Insomma, Positano offre una vasta quantità di attività per tutti i gusti.
É quindi giunto il momento di lasciare alle vostre spalle questo quadro di case incastonate nella roccia (che di notte diventa ancora più suggestivo!) per riprendere il viaggio in direzione Amalfi.
Praiano, Furore e Conca dei Marini: piccoli attimi di pure emozioni
Praiano
Sulla strada verso Amalfi, la prima fermata è Praiano, il paese dei tramonti più romantici della Costiera Amalfitana. Qui potrete passeggiare brevemente tra le viuzze in pietra e le costruzioni decorate, fermarvi per un po’ di relax balneare nella Cala di Gavitella o nella Marina di Praia e organizzare un’escursione in barca verso le Grotte di Suppraiano e dell’Africana. Praiano è anche un’ottima alternativa ad Amalfi per soggiornare in una posizione favorevole sulla Costiera.
Furore
Proseguendo da Praiano in direzione Amalfi, a pochi chilometri troverete Furore, un’altra sosta d’obbligo in questo weekend on the road. Se siete in macchina, purtroppo sarà difficile parcheggiare se non sostando per uno spuntino e un buon bicchiere di vino in alcune strutture circostanti che dispongono di parcheggi privati. Altrimenti, un altro modo per raggiungere Furore è con il bus SITA che parte sia da Amalfi che da Positano.
Furore è famosa per il suo Fiordo, l’unico in Italia, ovvero una spaccatura nella roccia attraversata dal torrente Schiato che da Agerola scende ininterrotto verso il mare. A fare da sfondo al Fiordo, una distesa di uliveti, limoneti e vigneti da una parte e l’intenso azzurro del Golfo dall’altra. La bellezza del Fiordo ha incantato anche alcuni dei più grandi registi della storia, quali Fellini e Rossellini, che ne hanno fatto location di alcuni dei loro film.

Furore è anche conosciuta come “il paese che non esiste” per la sua particolarità di non possedere un reale centro abitato, ma di essere formato solo da case arroccate qua e là sui pendii della montagna.
É giunto il momento di proseguire verso l’ultima tappa della giornata: Conca dei Marini.
Conca dei Marini
Quarto comune più piccolo d’Italia per superficie, Conca dei Marini deve il nome alla sua propria forma (di conca, appunto) e alla sua prossimità al mare. Dalla SS163 è possibile scorgere le numerose imbarcazioni sostare nelle vicinanze della Grotta dello Smeraldo, una delle principali attrazioni del posto. Oltre che per la sua bellezza, la grotta è conosciuta anche per ospitare più celebre presepe subacqueo d’Italia (a circa 4 metri sotto il livello del mare).

Se avete tempo, fermatevi a visitare il piccolo borgo del paese e la Chiesa di San Giovanni Battista nel rione di Penne, o a passeggiare lungo i sentieri che uniscono Conca dei Marini ai comuni limitrofi.
Al termine di questa visita si ritorna verso Amalfi per terminare la giornata con del buon cibo e un gustoso bicchiere di limoncello.
Minori, Maiori e Cetara: un tour culinario lungo 12 km
La sveglia suona presto. Un saluto ad Amalfi e via, pronti per iniziare l’ultima giornata di questo week-end on the road in Costiera Amalfitana.
Minori
Guidando verso Salerno, la prima fermata è Minori, un paesino di poco più di 2500 abitanti ma che riserva sorprese inaspettate. Oltre alla naturale bellezza amalfitana che abbiamo ormai imparato a conoscere, ma della quale non riusciamo ancora ad abituarci, Minori è ricca di storia e tradizioni.
Da non perdere è una visita alla Villa Romana marittima del I sec. d. C conservata nelle sue strutture e decorazioni originali e al villaggio di Torre, cuore del “sentiero dei limoni” che unisce Minori a Maiori. Ricordate di arrivare affamati: località della pasta fresca e sede della pasticceria di Salvatore de Riso, Minori non vi farà di certo mancare il buon cibo.
Maiori
Procedendo verso Maiori, degne di nota sono la Torre Normanna lungo la marina, la collegiata di di Santa Maria a Mare e il Castello di San Nicola de Thoro-Plano, nella parte superiore del paese. Dalla collegiata parte il “sentiero dei limoni” (citato precedentemente) che conduce fino al villaggio di Torre. Per ridurre al massimo la problematica del parcheggio è anche possibile lasciare la macchina in uno dei due comuni e visitare l’altro a piedi passando per il sentiero.
Cetara
Giunti a Cetara, non potete non provare il piatto tipico: spaghetti con la colatura d’alici. Le alici e il tonno sono infatti i protagonisti della cucina di questo piccolo borgo. Lo stesso nome deriva da “Cetaria”, ovvero “tonnara”. Da vedere sono la Chiesa San Pietro Apostolo e la Torre Vicereale, al termine del lungomare, che ospita al suo interno il Museo Civico. Una valida alternativa alla spiaggia è una passeggiata lungo i sentieri che si inerpicano verso i Monti Lattari e il monte Falerio, la vetta più alta di Cetara.

Vietri sul Mare: un saluto a regola d’arte alla Costiera
A pancia piena e animo leggero date il benvenuto all’ultima tappa di questo indimenticabile week-end on the road in Costiera Amalfitana: Vietri sul Mare, famosa per la lavorazione della ceramica.
La ceramica vietrense
Sin da subito risulta evidente l’importanza di questa tradizione. Come Alice nel Paese delle Meraviglie, passeggiate sognanti tra muri decorati in ceramica, laboratori artigianali e case colorate.
L’origine della storia d’amore tra Vietri e la ceramica risale al periodo etrusco, ma è solo intorno al 1200 che si rafforzò. Caratterizzate dai colori della Costiera, blu mare, verde natura e giallo limone, le ceramiche si trovano negli oggetti di vita quotidiana ed esposte in giro per la città.
Cosa vedere a Vietri sul Mare
Da visitare sono la chiesa di San Giovanni Battista, che con la sua cupola maiolicata domina la città sospesa tra cielo e mare; il Museo Provinciale della Ceramica sito nel quartiere di Raito, dove è possibile trovare numerose creazioni realizzate dagli artigiani della zona; i “due fratelli” di Vietri, simbolo della città insieme alle ceramiche e alle maioliche.
I “due fratelli” di Vietri sono due enormi scogli, quasi identici, la cui origine è fonte di numerose leggende. Io qui sceglierò di raccontare quella più romantica, come piacciono a me. Questa leggenda greca racconta che un giorno due fratelli pastori videro una bellissima fanciulla che nuotava. Improvvisamente, però, il mare si increspò e i due giovani si tuffarono in acqua per salvare la donna in difficoltà, annegando entrambi nell’eroico tentativo. La donna altro non era che una figlia del dio del mare Poseidone e uscì illesa dalle onde. Quando si accorse del sacrificio dei fratelli chiese al padre di rendere loro omaggio. Poseidone decise così di trasformare i due corpi nei due scogli, affinché vegliassero sempre sui bagnanti del luogo.

Ancora oggi i due scogli vengono visitati da milioni di turisti e rappresentano la linea sottile che esiste tra mito e realtà, tipica della Costiera Amalfitana.
Un week-end on the road in Costiera Amalfitana: consigli pratici
Come spostarsi
Benché il suo splendore sia in grado di ripagare ogni piccolo sforzo, viaggiare in Costiera Amalfitana, specie nel periodo estivo, non è un’impresa da poco. L’utilizzo dei mezzi di trasporto durante l’intero viaggio renderebbe gli spostamenti lunghi e complicati, ma anche in macchina il problema principale sarà il parcheggio. Poiché oggi ancora nessuno dispone di ali o del potere del teletrasporto, quello che suggerisco è (ove possibile) di spostarvi con una motocicletta. Così percorrerete la strada costiera con più facilità, il sole in faccia e il vento tra i capelli, respirando aria fresca e profumo di salsedine.
La maggior parte dei comuni dispone di parcheggi pubblici che potrebbero richiedere un po’ di attesa, specie nei centri principali quali Positano e Amalfi. Non demordete: ne varrà la pena.
Quando visitarla
Se potete, evitate di visitarla tra Luglio e Agosto. I mesi primaverili sono invece quelli ideali, in cui i colori della natura che rinasce dona ancora più vivacità a questo angolo di paradiso. Grazie al clima caldo meridionale, Maggio e Giugno sono anche ottimi mesi per godersi la spiaggia e il mare.
Consigli finali
Un altro aspetto positivo di visitare la Costiera Amalfitana è la possibilità di mantenere le spese basse. Il fatto che la maggior parte delle attrazioni è a cielo aperto, rende il viaggio particolarmente economico.
Inoltre, non si tratta di una vacanza all’insegna dell’ozio. Se volete davvero scoprire tutta la Costiera dovrete prepararvi a molta attività fisica, continui sali e scendi e maratone a tavola.
Ma d’altronde, come si dice? La salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è fantastico.
La Costiera Amalfitana è come quelle persone difficili da avvicinare ma che poi, una volta vicine, non riesci proprio a lasciar andare via. Belle dentro e belle fuori, altrettanto complicate e sfuggenti, sono quelle da scoprire un po’ alla volta, con pazienza e passione, con delicatezza e determinazione, rispettandone sempre i tempi e gli spazi.
Quest’anno, Covid permettendo, festeggeremo la laurea della mia ragazza a Napoli.
Stavamo pensando anche di fare un paio di giorni in Costiera! Ammetto che ho un pò paura dei turisti e di rimanere delusa! Ho una grandissima aspettativa verso questi posti.
Il tuo itinerario mi piace assai e sto già sognando ad occhi aperti!
Ciao Roberta!
Guarda io penso che il momento migliore per visitarla sia davvero in primavera, verso Maggio, o da Settembre in poi. I mesi estivi sono sì pieni di turisti anche se devo dire che quest’anno per la questione Covid si è vista la mancanza dei turisti stranieri.
Io ti consiglio di vederla assolutamente, in particolare Ravello e Positano sono due gioielli. Ravello sicuramente con molto meno affollamento.
In bocca al lupo e fammi sapere se alla fine andate! 🙂